LO STILE ESPLOSIVO DI ATTILIO RIVA
Qualche tempo dopo, avevo acquistato anche l’armadio coordinato. Il ragazzo che era venuto a montarlo, evidentemente non conosceva per nulla il mestiere ed ha fatto una cosa davvero stupida. Anziché utilizzare i numerosi buchi già predisposti per fissare le viti e i tasselli onde sistemare i ripiani e le porte, ne ha praticati di nuovi.
Se non fossi intervenuta subito a fermarlo, avrebbe ridotto le grandi assi laterali a un colabrodo. Quindi, ho telefonato al titolare del negozio, sig. Attilio Riva, e ho fatto presente il danno. Mi ha detto che avrebbe immediatamente provveduto a far sostituire le parti danneggiate. Purtroppo, la promessa è rimasta tale, malgrado altre mie due telefonate. Non si è mai più fatto vivo. Ma il peggio doveva ancora venire.

Qualche anno dopo, nel mese di luglio, mentre io – fortunatamente - ero via, si è rotto uno dei tre vetri fumé della libreria. Mia madre, che era venuta ad abitare da me in mia assenza e che dormiva nella stanza accanto, ha detto di aver sentito una forte esplosione in piena notte. Vedendo i frammenti di cristallo per terra, ha pensato che la porta si fosse staccata dai cardini e fosse caduta.
Ho quindi richiesto al negozio uno nuovo vetro. Purtroppo, qualche anno dopo, ho scoperto a mie spese quanto quei vetri fossero pericolosi. Una sera, ero seduta sul divano posto a circa tre metri dalla libreria a guardare la televisione, quando il vetro sulla destra è improvvisamente esploso con grande fragore. Diversi frammenti mi hanno colpita in viso e sul corpo. Lo spavento è stato grande e, per non correre altri rischi, ho fatto subito smontare gli altri due cristalli e li ho fatti portare via…