Cambiamento climatico - pinerolo blues

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CAMBIAMENTO CLIMATICO


Quando ho visto su Facebook un post di Luca Mercalli sul fatto che viviamo perennemente in ambienti artificiali avevo appena parlato con una signora giovane, che si lamentava del mucchio di panni da stirare in pausa pranzo e che la attendevano a casa.
“Con questo caldo, poi!" ho commentato.
“No, a casa abbiamo l’aria condizionata.” mi ha risposto.
Ed io ho pensato: lei e il marito a casa hanno l’aria condizionata, in auto hanno l’aria condizionata, in negozio hanno l’aria condizionata...
Mi è sembrata una risposta a queste parole del post di Mercalli:
"Nelle società urbane c'è chi si sveglia al mattino in un ambiente artificiale (un appartamento dove la temperatura è controllata sia d'estate che d'inverno), prende un ascensore, va in un garage, sale su un'automobile climatizzata, entra in un altro garage, sale in un ufficio climatizzato dove passa 8 ore, riprende l'auto e torna a casa, limitando a pochi minuti al giorno la percezione reale di quello che c'è fuori."

Appena sotto, c'era un altro post rivolto ai giovani in sciopero per protestare contro il cambiamento climatico:
"Voi siete la prima generazione che ha preteso l’aria condizionata in ogni sala d’aula; le vostre lezioni sono tutte fatte al computer; avete un televisore in ogni stanza; passate tutta la giornata a usare mezzi elettronici; invece di camminare a scuola prendete una flotta di mezzi privati che intasano le vie pubbliche; siete i maggiori consumatori di beni di consumo di tutta la storia, comperando in continuazione i più costosi capi di abbigliamento per essere ‘trendy’; la vostra protesta è pubblicizzata con mezzi digitali e elettronici.
Ragazzi, prima di protestare, spegnete l’aria condizionata, andate a scuola a piedi, spegnete i vostri telefonini e leggete un libro, fattevi un panino invece di acquistare cibo confezionato."
Speriamo che i giovani seguano il consiglio, anche se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare...



QUESTE SONO LE CONSEGUENZE...




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