Cavalleria l’è morta?
Sono molti i significati della parola cavalleria. Essa può indicare la combinazione di caratteristiche quali il coraggio, il senso dell'onore, la cortesia, la giustizia, la disponibilità ad aiutare i deboli. Facevano parte del codice cavalleresco nel periodo tardo medioevale. Le associamo anche a Re Artù e ai cavalieri della Tavola Rotonda, come pure ai gentiluomini vittoriani che difendevano l'onore delle signore dagli insulti dei mascalzoni. In tempi più vicini a noi, più modestamente, era considerato cavaliere chi apriva la portiera dell'auto oppure pagava il conto al ristorante. Oggi molte donne considerano quasi un insulto un simile comportamento.
E' stata una delle Armi dell'esercito italiano e la mia città è considerata la culla della cavalleria e dell'equitazione, una tradizione che risale al 1600
Qui il capitano di cavalleria Federico Caprilli ha perfezionato il sistema di praticare l'equitazione, volto a non ostacolare i movimenti naturali del cavallo. Nel Museo della Cavalleria sono esposto e conservati i ricordi delle sue imprese. Inoltre, è conservata una ricchissima collezione di uniformi, fotografie, opere pittoriche e sculture rievocative della storia della Cavalleria italiana.
Ci sono i diorami con i soldatini, i plastici della battaglia di Waterloo, i cavalli imbalsamati e le carrozze della Belle Epoque. Infine, c'è lo stendardo della Cavalleria della prima metà del '700.
Ci sono altri edifici testimoni di quel periodo, che purtroppo giacciono nell'abbandono. Uno di essi, fino a non molti anni fa, ospitava le botteghe e la scuola di mascalcia. Vi avevo portato i miei allievi e ricordo come se fosse ora l'abilità di quei maniscalchi, il ritmo musicale dei loro martelli fatto rimbalzare sull'incudine… Che tristezza che stia scomparendo la testimonianza importante di quello che è stato un periodo di grande interesse della nostra storia.