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Giorgio Des Geneys - pinerolo blues

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Biografia Giorgio Andrea Agnès des Geneys

Giorgio Andrea Agnès des Geneys, nato a Chiomonte il 29 aprile 1761 è stato un ammiraglio e generale. Aveva già intrapreso la carriera militare nella Regia Marina Sarda all'età di 12 anni, è stato poi arruolato quale guardiamarina e destinato in Sardegna, dove la marina sabauda era impiegata per la difesa costiera dalle incursioni dei pirati barbareschi.



Per un periodo è stato capo di stato maggiore sulla "San Vittorio" comandata dal Commodoro britannico Ross, insieme al quale è stato poi fatto prigioniero dai francesi. Liberato dopo 3 anni trascorsi in prigione, è stato nominato aiutante del viceré di Sardegna. Erano anni in cui il Mediterraneo era teatro di continui scontri e di battaglie.



Quando Napoleone ha vinto la battaglia di Marengo, Carlo Emanuele IV di Savoia è stato costretto a ritirarsi in Sardegna, lasciando che il Piemonte diventasse un dipartimento francese. Des Geneys, che era con lui, è stato nominato contrammiraglio.
Il Congresso di Vienna ha restituito il Piemonte ai Savoia. Des Geneys è diventato Governatore di Genova, gli è stato conferito il grado di Ammiraglio.e il comando dell'intera Regia Marina Sarda, di cui ha ammodernato la flotta.

Nel 1816 ha fondato la Regia Scuola di Marina che aveva il compito di formare nuovi ufficiali.     
L'ammiraglio Des Geneys è morto a Genova l'8 gennaio 1839 ed è sepolto nella basilica della Santissima Annunziata.      


Il conte Ceriana Mayneri, in occasione di un nostro incontro in biblioteca, mi aveva manifestato la sua difficoltà a reperire notizie su Count Giorgio (George) Emmanuel Charles Augustus Des Geneys, vissuto e deceduto a Gosport, Hampshire Inghilterra.
Gli ho proposto di vedere se, nell'associazione internazionale di scambio di ospitalità Servas, di cui faccio parte, ci fosse qualcuno residente in questa cittadina.
Strike! Sulla lista dei soci inglesi ho trovato Mary Duly, che ha accettato di aiutarmi nella ricerca. Possiamo vedere il risultato del suo lavoro nei pulsanti successivi.



 
Mary mi ha anche inviato il certificato di morte di George Des Geneys. Aveva versato 30 sterline per ottenerlo ed io gliele ho rimborsate. Ho avvertito il conte Ceriana Mayneri dell’arrivo dell’attestato da lui tanto ambito. Con mia grande sorpresa, non mi ha risposto. Ma come, avevamo fra le mani il documento da lui inutilmente cercato per anni e non mi faceva sapere nulla? So che sembra inspiegabile, ma, a tutt’oggi, il conte non si è fatto vivo. Riproduco qui il certificato, che è tuttora nelle mie mani.



Aggiungo di aver trovato meschino che la bibliotecaria mi abbia fatto pagare le due copie del libretto sulla famiglia des Geneys, pubblicato senza il prezioso certificato.
Io non avevo badato a spese per aiutarli… Una copia l’ho spedita alla professoressa Duly che aveva fatto così tanto per noi, l’altra l’ho inviata – dietro loro richiesta – alla biblioteca attigua al cimitero acattolico di Firenze. Spesa totale: 200 euro.   
 
Ho deciso di fare un’ultima cosa in segno di ringraziamento verso la volenterosa e meritevole professoressa. Quell’anno sarei stata a Londra per Natale, così mi sono portata dietro un delizioso panettone Galup di un chilo. Pensavo di spedirglielo a Gosport dalla capitale. Ma quando le ho telefonato per avvertirla, Mary mi ha detto che aveva deciso di raggiungere il figlio in Irlanda per le festività. Ho quindi spedito a Cork il mio prezioso dolce. Non vi dico quanto ho pagato di spese di spedizione…
 
P.S. Quando, qualche tempo dopo, ho ricordato brevemente l’intera vicenda al direttore della biblioteca, Gian Piero Casagrande, mi aspettavo una qualche spiegazione. Quello che invece ho ottenuto è stata una sonora risata, con il commento che “Non tutte le ciambelle riescono col buco”. Strano. Devo dire che è stato ignobile approfittarsi dell’impegno di una signora che aveva generosamente sacrificato tempo e denaro per aiutarli. Nella mia mente, la immaginavo salire in macchina, andare a cercare e fotografare i luoghi legati al conte Giorgio des Geneys, tornare a casa, scrivere i testi di commento, spedirceli,e tutto questo per nulla… Una cosa senza senso.
 
Da parte mia, sono orgogliosa di aver agito nel migliore dei modi e provo soddisfazione nell’aver compiuto un’azione encomiabile.
 
Rimane un mistero il motivo per cui Giorgio des Geneys abbia deciso di trasferirsi in Inghilterra. Forse voleva andare a vivere nel paese della madre, che era inglese, ma non c’è nulla di scritto che spieghi il perché.

Neanche Mary Duly ha trovato notizie in merito.





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